“Se mi permettete, vorrei tentare di presentare me stesso:
sono buono, cattivo, dolce, caustico, grottesco, sereno, oscuro, rivoluzionario, tollerante al fumo – ma non fumo -, non apolitico, odio gli arroganti, il colore nero, quello rosso, quello giallo; sono polemico con i preti, fascisti, comunisti, pacifisti, le marce della pace.
Mi affascinano gli anarchici, tantissimo le donne – ma è difficile conviverci -; non sono femminista, odio i maschilisti, gli apolitici, i vegetali, le pecore, il potere, i ricchissimi, i poveri… di spirito, i fannulloni, chi dorme troppo, gli indecisi, i troppo decisi, i figli di papà, le figlie di Maria, le lettere maiuscole, la tecnologia, i politici avidi, la tirannide, i ladri, i funzionari corrotti, i medici senza umanità, i barboni, i tromboni, le trombette, la violenza.
Amo l’arte, l’amore, la libertà, gli ubriaconi, i barboni buoni, i bimbi, gli animali, gli alberi, le erbe, i tramonti, la primavera e l’estate, i vecchi e i giovani, i libri, il telefono, la televisione, la radio, la luna, i prati, il sole, i ruscelli, il colore azzurro, il verde, la folla, gli amici, la luce le anticaglie, la notte, le stelle e l’universo.”
Franco Venanti